lunedì 30 gennaio 2012

Pensierando n. 1


Ci ho pensato bene e non mi manca niente, lo so. Eppure non mi accontento, non mi basta mai niente di quello che ho. E non parlo di scarpe, vestiti o ninnoli vari, no no. Riconosco che con me la vita è stata più che generosa, ma non mi basta. E questo mio non accontentarmi di fronte a tanta generosità mi fa sentire in colpa. Ma è sbagliato desiderare sempre di più? Io non lo so ma credo che lo sbaglio più grande, la vera colpa per noi comuni mortali, non sia il non accontentarsi ma l'ingratitudine. Quando non riuscirò più a dire 'grazie' allora comincerò a preoccuparmi. Mi raccomando, alle prime avvisaglie fatemi un fischio.

2 commenti:

  1. Volere di più è sentire la vita, trema quando non vorrai di più!
    Giusta riflessione sull'ingratitudine, visto il tema ti dico solo, attenta che il sano"volere di più" e il deviante "volere altro" hanno la stessa voce, solo a quello devi stare attenta.
    Quando il volere di più, quando quella fame, ti porta a non riuscire a godere a pieno di ciò che hai, probabilmente è "volere altro" ed è "il" male...
    Capitanalcol

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    1. Grande Cap! Hai fatto centro. Mettiamo i puntini sulle "i": c'è una post-premessa da fare, sottintesa ma non scontata, ovvero che nella mia vita presente quello che ho = quello che voglio, è che non mi farebbe schifo un lavoro che mi piace, un po' di tempo in più per me e, naturalmente, una figlia femmina! :)
      E' come avere sete, voglio sempre più acqua ma il bicchiere mi tengo il mio, è quello che ho sempre cercato e di volta in volta me ne da la giusta quantità :)

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