lunedì 30 gennaio 2012

Pensierando n. 1


Ci ho pensato bene e non mi manca niente, lo so. Eppure non mi accontento, non mi basta mai niente di quello che ho. E non parlo di scarpe, vestiti o ninnoli vari, no no. Riconosco che con me la vita è stata più che generosa, ma non mi basta. E questo mio non accontentarmi di fronte a tanta generosità mi fa sentire in colpa. Ma è sbagliato desiderare sempre di più? Io non lo so ma credo che lo sbaglio più grande, la vera colpa per noi comuni mortali, non sia il non accontentarsi ma l'ingratitudine. Quando non riuscirò più a dire 'grazie' allora comincerò a preoccuparmi. Mi raccomando, alle prime avvisaglie fatemi un fischio.

sabato 28 gennaio 2012

Leoni si nasce (parte II)





Dove eravamo rimasti????? Ah sì, il secondo maschietto. Io già sapevo che il Fato avrebbe giocato a favore di mio marito, ossia altra Y, e un po' per questo, un po' per il brivido di arrivare alla nascita con la sorpresa, decisi di non sapere il sesso. E ho resistito alla curiosità fino in fondo, non pensavo. A parte il fatto che all'eco del quarto mese quella parte masochista di me fece chiedere al dottore di scrivere il sesso dell'ancora fagiolo in un foglietto, di piegarlo accuratamente e consegnarcelo a me e al Babu. Roba da non crederci. Comunque, quel foglietto rivelatore fu messo nella teiera della vetrinetta e lì è rimasto, inviolato, fino alla fine. Retroscena a parte, torniamo a Leone e al suo ingresso da protagonista. 
Mancava poco meno di 1 mese all'ora x. Già da qualche notte il 'misterioso inquilino' era agitato/a e iniziava a darmi qualche dolore. Roba che con la prima gravidanza mi sarei fiondata con un qualsiasi mezzo di trasporto all'ospedale, anche in groppa al marito. A sto giro mi sono girata dall'altra parte, riacceso l'agnellino (scaldasonno) e ripreso sonno. La mattina in tutta tranquillità scendo in valle per portare il Lorenzino a fare il suo vaccino poiché quello era l'obbiettivo della giornata. 
ore 11,30) Arrivo alla USL: fila interminabile tipo ufficio reclami e rimborsi. Mi metto a sedere ad aspettare tanto per quel che dovevo fare.  Intanto il Lorenzino corre in qua e la, mi alzo a riprenderlo e rullo di tamburi.................... mi si rompono le acque. Alla USL. Nell'ora di punta. Con un bambino di un anno bipede da poco e un vaccino da fare. Naturalmente tocca a noi. L'unica cosa che riesco a fare è rivolgermi ad una signora accanto a me e dirle 'scusi potrebbe tenermi il bambino che devo correre ( a sotterrami) in bagno? Sa, mi si sono rotte le acque.....' mi giro e fuggo verso la toilette con una semi-corsa tipo pinguino castrato e intanto sento le sue due bambine dire 'guarda mamma è vero!!!'. Di sicuro nel voltarmi i miei pantaloni avevano 'spifferato' il tutto a tutti. 
ore 12) Niente vaccino, recupero il figlio, macchina, ritorno a casa, intanto chiamo il marito, arrivo a casa, cambio, valigia, macchina, ospedale. Tra noi e la meta 30 km. Io zero dolori, mah......tant'è che mi viene il dubbio (non sto in questa sede ad elencare le alternative alla rottura delle acque....) e dico al marito 'stai tranquillo, andiamo giù per precauzione', sua risposta ' precauzione?????!!!! ma io ho già chiamato genitori, amici, parenti, la guardia nazionale, il Papa e tu mi dici che non sei sicuraaaaaa??????!!!!!!!!!! . Ok, vorrà dire che cercherò di partorire lo stesso....
ore 13,30) Siamo in ospedale, mi attaccano a quell'odiatissimo aggeggio ansiogeno chiamato anche  cardiotocografo O.O Nulla si muove. 
ore 15) L'inquilino sembra averci preso tutti per le natiche. Perfino ostetriche e infermiere mi dicono 'signora la rimandiamo a casa; comunque essendo al secondo dovrebbe aver capito se è il momento o no' (....)  
ore 19,30) Con grande sorpresa di tutti (alla faccia del 'signora ma al secondo dovrebbe capire....tiè!) nasce Leone con il suo primo ruggito! Impeccabile, il mangione, si presenta al mondo all'ora di cena, si attacca alla sua mamma-ristorante e banchetta per 1 ora. 
Ricordo che prima di uscire dalla sala parto (con un sorriso smagliante, sulle mie gambe e con una fame da lupo), entusiasta e stupita della velocità con cui è possibile mettere al mondo un figlio dico 'che bello! Se partorire è davvero così voglio fare presto anche il terzo e il quarto!'. Beh, diciamo che avevo ancora l'adrenalina della partoriente addosso ma ormai 'la terza', la mia tanto desiderata doppia X, è una questione d'orgoglio. Di sicuro, per ora, l'orgoglio può aspettare....